"Ad ogni famiglia il suo miacetto" d'altronde i gusti sono diversi e si dice per l'appunto
che "il mondo è bello perché vario". Questa varietà che differenzia ognuno di noi la si può
riscontrare anche in ciò che facciamo e… mangiamo.
Ed ecco allora che ogni famiglia, in base alle inclinazioni di gusto modificava la ricetta
a suo piacimento ed ogni variazione era comunque custodita gelosamente ma trasmessa da un
componente all'altro. Una sorta di dolce eredità culinaria.
Dose per miacetto
Tre etti di miele
Due etti di zucchero
Due etti di mandorle
Due etti di uva passa e due di noci
Tre etti di crusca
Due etti di farina e un po' di sale
Due bucce tagliate fini di arancio e di limone
Un bicchiere di olio e un po' di acqua finché l'impasto sarà morbido